La fiaba psichica è efficace anche quando viene letta ai bambini, la loro interiorità viene riflessa perfettamente nella fiaba che riesce a dare un volto alle loro paure nascoste: la paura del buio, la gelosia, l’aggressività, il rifiuto di andare a scuola, il passaggio dell’infanzia all’adolescenza.

La fiaba mette in risalto l’ostacolo e la soluzione aiutando il bambino ad identificarsi nell’eroe e a cogliere la magia della vita.

Questo magnifico viaggio diventa una crescita evolutiva in cui TUTTI, piccini e grandi, prendono contatto con la propria parte ombra riuscendo a conoscerla, illuminarla ed integrarla.

Sperando di fare ai nostri lettori un dono, nelle prossime settimane pubblicheremo proprio le fiabe che trattano alcune di queste tematiche.

Buona lettura!

WHITY Fiaba per la GELOSIA

C’era una volta tanto, tanto tempo fa una margherita che viveva in un giardino di una grande casa di campagna insieme ad altri fiori di tutti i colori e di tutte le specie. Il giardino apparteneva a una bimba di nome Flora che ogni giorno usciva a giocare con tutti i fiori e con loro inventava i giochi più belli. Un giorno Flora era la Primavera che accarezzava ogni cosa, un altro era il Vento che li cullava dolcemente e un altro ancora era la Pioggia che con il suo annaffiatoio dava loro da bere.
Flora era sempre allegra e felice e riempiva i fiori del suo giardino di attenzioni amorevoli, ma poiché all’ombra del Grande Abete del giardino per Flora faceva troppo freddo, lei stava sempre a giocare al sole e concentrava le sue attenzioni solo sui fiori che crescevano nelle parti più soleggiate del giardino.
Whity purtroppo era nata sotto l’ombra del Grande Abete e da sempre era costretta ad osservare da lontano Flora e gli altri fiori giocare. Ogni giorno, soffriva in silenzio di gelosia nei confronti della dolce bambina e dei suoi piccoli amici.
Anche Whity avrebbe tanto voluto le attenzioni di Flora, ma la bambina non si era mai accorta di lei e di quanto la piccola margherita fosse bella e preziosa perché sotto quell’abete Flora non era mai andata a giocare. Whity non sapeva più come farsi notare e ogni notte piangeva. II Grande Abete stanco di essere tenuto sveglio dal pianto della margherita si decise e le chiese:” Hey ragazzina dico a te! Mi senti laggiù?” Whity ebbe un sussulto, sollevò la corolla verso l’alto e vide l’Abete, era la prima volta che qualcuno le parlava. Per un attimo trattenne il respiro e le lacrime, tirando su col nasino e con un filo di voce disse:” Dici a …me –e-e?”
“Sì, tu che continui a disperati e mi tieni sveglio…che hai? “
“Sono triste e mi sento tanto sola, Flora gioca con tutti i fiori del giardino durante il giorno, ma mai con me, di me non si è mai accorta. La tua ombra mi nasconde e lei non mi vede nemmeno, non potrò mai giocare come gli altri fiori con lei, né sentire il calore del sole sui miei petali, la tua ombra mi opprime…” e ricominciò a singhiozzare.
L’abete commosso e intristito dalle parole di Whity, decise di aiutarla.
La mattina dopo chiese aiuto al Vento, suo vecchio e possente amico. Green chiese al vento di soffiare verso i suoi rami con tutta la potenza di cui era capace e così facendo il Grande Abete riuscì a cambiare di pochi gradi l’angolazione dei rami che facevano ombra a Whity. Quella mattina quando il Sole sorse Whity fu svegliata da una luce fortissima e da un calore che le scaldò il cuore.
Flora uscì in giardino correndo e di colpo si fermò vicino all’abete, si inginocchiò vicino a Whity e, accarezzandola, per la prima volta le parlò: ”Ciao bel fiorellino, come sei bianco, non ti avevo mai vista! Vuoi danzare sotto il sole insieme a me a agli altri miei amici?” 
Così il vento prese a soffiare dolcemente e il sole a brillare sui suoi petali e tutti i fiori insieme a Whity iniziarono a danzare al ritmo di Flora.
Whity e Flora divennero amiche inseparabili e insieme organizzavano giochi divertenti con gli altri fiori del giardino.
Nessuno veniva più escluso, erano diventati una grande amorevole famiglia.
Da quel giorno Whity è felice e non tiene più sveglio Green con il suo pianto. Quando cala la sera, canta per lui una dolce ninna nanna.

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